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Storia dell'omicidio di un marciatore -

La vicenda sportiva e giudiziaria di Alex Schwazer il marciatore altoatesino medaglia d'oro alle olimpiadi di Pechino nel 2008. Un atleta promettente che dopo la vittori, per la pressione di sponsor e federazione finisce in depressione e non riesce più a fare gli stessi risultati sportivi. Per questo, in un ambiente, quello dell'atletica, ampiamente condizionato dal doping, decide di prendere l'epo ma viene presto scoperto e squalificato.Schwazer ammette subito di essersi dopato. Dopo due anni Alex rimette in piedi la sua vita e prova a rientrare alle gare facendosi allenare da Sandro Donati, il tecnico famoso per le sue battaglie contro il doping. Alex, finita la squalifica, guadagna brillantemente l'accesso alle successive olimpiadi di Rio, ma alla vigilia della partenza per i giochi olimpici viene di nuovo trovato positivo e riqualificato. Questa volta non ci sta. Dice di essere innocente e inizia una lunga battaglia legale che porta alla sua archiviazione perché si dimostra che la provetta con cui controllato e squalificato era stata manomessa. Nonostante questo l'atleta non viene riammesso alle gare. Ancora oggi sta lottando per essere riabilitato per questo ha fatto ricorso al tribunale internazionale. Un podcast di Vincenzo Frenda

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