Nembro. Dal Covid alla rinascita | RaiPlay Sound

Episodi

1. Quel 23 febbraio

Il 23 febbraio 2020 è la data in cui tutto cominciò, con i primi due casi di infetti riscontrati all'ospedale di Alzano Lombardo. La giornata dopo la quale nulla fu più lo stesso viene rievocata con le parole del direttore sanitario dell'ospedale, dei parenti degli ammalati che furono rinchiusi nei reparti, del sindaco e del sacerdote di Nembro. E verso sera, la prima vittima.

2. I giorni dell'incoscienza

Nonostante i primi casi di infetti, la stragrande maggioranza delle persone continua a sottovalutare l'epidemia di Covid. All'ospedale di Alzano Lombardo il dottor Marzulli si ribella contro la riapertura del pronto soccorso perché teme l'esplosione dei contagi. A Nembro si cominciano a contare le vittime. L'alpino detto "Roccia", il falegname intellettuale-autodidatta che viveva di politica...

3. Marzo, il più crudele dei mesi

Nel mese di marzo a Nembro si conteranno 164 vittime. La zona rossa invocata ma mai decisa. Mentre muta il panorama umano del paese perché scompaiono molte delle figure di riferimento, l'ostetrica, l'impiegata dell'anagrafe, il factotum del cine-teatro, il proprietario del dancing... E arriva una dottoressa men che trentenne a cui in diversi devono la vita.

4. Le bare sui camion militari

Le bare sui camion militari a Bergamo sono l'iconografia della catastrofe. L'industria della sepoltura non riesce a reggere il ritmo dei decessi. La gente muore e i corpi sono accatastati in sacchi dell'immondizia, i parenti non hanno nemmeno il conforto del commiato. Il sistema sanitario, in Lombardia delegato soprattutto ai privati, è allo sfascio e denuncia tutti i suoi limiti. E i medici, gli infermieri, eroi fino a poco prima, scendono dal piedistallo. Nascono comitati per ottenere giustizia.

5. La rinascita dopo il dolore

Ma Nembro non si arrende. I due musicisti che camminano ogni giorno per chilometri nel paese allo scopo di dare un segno di speranza. La vita può riprendere, si deve andare avanti nel ricordo e con l'esempio di chi non c'è più. Cresce la voglia di "dopo" in cui si curano le ferite dell'anima, si cerca di ristabilire una normalità, negata durante la maledetta primavera, che è stata lo spartiacque di molte esistenze.