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Tre soldi Spaesati

Tre soldi

Spaesati

Il 24 febbraio 2022 la vita degli ucraini è stata sconvolta dall'inizio della guerra. Ekaterina è russa e vive in Italia da tanti anni, da quel giorno ha iniziato a fare volontariato con i profughi, si è impegnata in azioni di sostegno con chi ha scelto di restare e di resistere, ha seguito senza sosta i media di opposizione. Spaesati è il diario di un lungo anno di guerra, di incontri e riflessioni, di azioni e di smarrimento, per raccontare come si sentono e come hanno vissuto in questi mesi ucraini e russi, cosa si immaginano per il futuro. Memorie, speranze, sogni, di chi cerca la forza di reagire per non farsi travolgere. "Spaesati" è un documentario di Ekaterina Anisimova e Francesco Giugiaro. L'immagine è opera dell'artista Lesha Kurbatov.

Episodi

20 Giu 2023

1. Nastya, un anno dopo

Ekaterina è russa e vive in Italia da 16 anni. A Torino, al corteo a un anno dall'inizio della guerra incontra Nastya, la sua amica ucraina. Nastya racconta della sua famiglia e di sua madre, accolta prima in Italia, ma che poi è voluta tornare in patria. La compagna di classe di Nastya, Evgenia è al fronte e Nastya le manda aiuti. Ekaterina chiede a Nastya come gli ucraini si immaginano la fine della guerra.
22 Giu 2023

2. Ira e le sequoie giganti

Ekaterina ha ospitato a casa sua Ira e i suoi due figli, subito dopo l'inizio della guerra. Loro padre è al fronte, lo possono sentire raramente e vedere ancora meno. Ira ha una forte nostalgia per la sua città, Kherson, dove immagina di tornare per realizzare uno dei suoi sogni.
23 Giu 2023

3. Zoya e la salvezza nell'arte

Nella residenza artistica Stone Oven House Ekaterina incontra Zoya, professoressa di arte e pittrice. Zoya ha vissuto i primi mesi di guerra nel suo appartamento nella città bombardata di Kharkiv, continuando a dipingere. L'arte le permette di salvarsi, di allontanare l'odio, la rabbia e di donare qualcosa agli altri in questo anno doloroso
26 Giu 2023

4. Olena e i suoi 4 figli – Anja e l'aiuto ai profughi

Olena ha 4 figli e 2 sono al fronte. Kirill, che si è formato studiando arte ed era renitente alla leva, si è arruolato volontario. I suoi disegni sono un riflesso di quello che sta vivendo in questo anno di guerra. Anja ha lavorato al punto accoglienza dei profughi ucraini in Italia. Ha potuto guardare da vicino chi è stato costretto a scappare dalla guerra e constatare le mancanze del sistema di assistenza, incapace di prendersi cura delle singole persone.
27 Giu 2023

5. La lingua in tempo di guerra

La guerra ha portato cambiamenti anche linguistici per tanti ucraini. Allo stesso tempo in Russia si combatte una guerra di resistenza fatta con le parole. Le autorità si sono appropriate del linguaggio e ora il russo è percepito come lingua dell'aggressore. La questione della lingua per gli ucraini si lega alla guerra, così come per i russi che non vogliono che la loro lingua sia compromessa dal governo.