Vai al contenuto principale

Radio3 Scienza Qualcosa è cambiato - La medicina dopo la pandemia

Radio3 Scienza

Qualcosa è cambiato - La medicina dopo la pandemia

L'accesso a strutture e prestazioni sanitarie, il rapporto medico-paziente, la fiducia dei cittadini nella scienza: queste e molte altre cose sono cambiate con l'arrivo della pandemia. Come ha risposto il nostro sistema sanitario? In cosa ha trovato impulso e in cosa, invece, ha subito un rallentamento? Cinque puntate per ascoltare le voci di medici, infermieri, epidemiologi. Al microfono Silvia Bencivelli.

Episodi

15 Giu 2023

Covid-19, la sanità e noi

I vaccini anti-COVID19 sono arrivati presto. Neanche un anno dopo l'inizio della pandemia le campagne vaccinali sono partite da un capo all'altro del mondo. Una buona notizia che ha però suscitato la diffidenza di molti: il prezzo della rapidità doveva significare minore sicurezza o efficacia dei vaccini? Questo è solo un esempio dei tanti dubbi che il pubblico ha espresso dopo l'esplosione del virus. Le procedure di emergenza, la saturazione delle strutture, la confusione mediatica hanno avuto un impatto profondo sulla fiducia dei cittadini nella sanità pubblica. Con quali conseguenze? Ne parliamo con Giuseppe Traversa, epidemiologo al Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute dell'Istituto Superiore di Sanità, Guendalina Graffigna, psicologa dei consumi e della salute all'università cattolica del Sacro Cuore, e Marina Moscatelli, medico di famiglia a Roma. Al microfono Silvia Bencivelli
16 Giu 2023

Sanità pubblica e privata dopo Covid-19

Ricordiamo molto bene le situazioni drammatiche in cui si vennero a trovare i pronto soccorso degli ospedali italiani durante i mesi più bui della pandemia. Pensavamo tutti che queste strutture avrebbero dovuto essere potenziate e migliorate. Così non è stato, purtroppo, come sottolinea Caterina Pandolfi, medico d'urgenza al Pronto Soccorso dell'Ospedale San Giovanni Addolorata di Roma. Meglio è andata per la telemedicina, che si è rafforzata proprio durante i momenti più critici dell'emergenza sanitaria, ed ora svolge un ruolo sempre più importante nell'ambito della medicina di territorio, come racconta Elena Giovanna Bignami, docente di anestesiologia all'università di Parma e direttore dell'Unità di Anestesia e Rianimazione dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma. Ma come volge adesso, dopo l'emergenza Covid, il rapporto tra i cittadini e i servizi di assistenza sanitaria? Perché sono sempre di più le persone che si affidano - quando possono permetterselo - alla sanità privata? E come sta modificandosi il rapporto tra quest'ultima e il Servizio Sanitario Nazionale? Sono domande che giriamo a Nerina Dirindin, professoressa associata di Economia pubblica e politica sanitaria all'Università degli Studi di Torino. Al microfono Silvia Bencivelli
21 Giu 2023

Nel corpo e nella mente

Già dopo il primo anno di COVID si parlava di altre epidemie: non dovute al contagio, ma ai molti ritardi nelle cure di altre malattie. Terapie sospese, trattamenti rimandati, screening cancellati hanno comportato un peggioramento generale delle condizioni di molti malati oncologici e pazienti affetti da malattie croniche. E i mesi di confinamento hanno avuto ripercussioni sulla salute mentale dei più fragili, soprattutto anziani e bambini. Siamo riusciti a recuperare il tempo perso? Lo chiediamo a Gabriele Massei, psichiatra all'ospedale della Versilia, Massimo Clerici, docente di psichiatria all'università di Milano Bicocca e presidente della Società italiana di psichiatria delle dipendenze, e Paola Mantellini, Coordinatrice dell'Osservatorio Nazionale Screening dell'ISPRO, l'Istituto per lo Studio, la Prevenzione e la Rete Oncologica. Al microfono Silvia Bencivelli
22 Giu 2023

La salute sul territorio

Nel momento in cui è scoppiata la pandemia, tutti sembravano d'accordo su un punto: la medicina territoriale non era efficiente. Non era capillare, non era agile, non era flessibile abbastanza per affrontare l'enorme numero di richieste di assistenza che si sono concentrate in pochi mesi. All'indomani di quell'esperienza, come ci stiamo riorganizzando? In che direzione vanno strumenti digitali, come il fascicolo sanitario elettronico e le ricette dematerializzate, rivelatesi indispensabili durante il lockdown? Rispondono Pierluigi Lopalco, docente di Igiene all'Università del Salento, e Deborah De Cesare, direttrice dell'Osservatorio Sanità Digitale del Politecnico di Milano. Al microfono Silvia Bencivelli
23 Giu 2023

Di salute ce n'è una sola

Covid-19 ci ha insegnato molte cose. Tra le tante, il fatto che le pandemie non conoscono confini, colpiscono più duramente gli strati più poveri delle popolazioni, e sono in grado di mettere in ginocchio anche i sistemi sanitari più solidi e meglio organizzati. Per il futuro bisognerà attrezzarsi meglio, investendo di più nella sanità pubblica, facendo crescere i servizi più deboli, ma anche riducendo le disuguaglianze negli accessi alle cure, come ci dice Giuseppe Costa, docente di Igiene all'Università di Torino e coordinatore della Commissione solidarietà nazionale e internazionale equità dell'accesso alle cure dell'Ordine dei Medici di Torino. Dovremo anche adoperarci affinché la nostra salute si trovi in equilibrio con quella di tutti gli abitanti del pianeta, comprese piante e animali e tutti gli ecosistemi in cui vivono. Insomma non può esistere una salute che non sia unica per tutto il pianeta, come ci ricorda Antonia Ricci, Direttrice generale dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie. Al microfono Silvia Bencivelli