Tre soldi Lo chiamavano il Serpentone - Storie lungo 1 km
Lo chiamavano il Serpentone - Storie lungo 1 km
Nei primi anni '90 viene occupato abusivamente il 4° piano di Corviale alla periferia di Roma Ovest, conosciuto anche come "il Serpentone" per la sua lunghezza di 957 mt. Quello che in origine il suo architetto Mario Fiorentino aveva progettato come il piano dei servizi, ovvero la galleria commerciale mai inaugurata, diventa così la dimora di 130 famiglie: ballatoi, androni, sale sociali, vengono divisi da muri e tramezzi e trasformati in unità abitative, fino a diventare una bidonville invisibile chiusa a sandwich nel palazzo, dove vanno a vivere centinaia di persone in emergenza abitativa arrangiandosi come possono. Le cose iniziano a cambiare quando nel 2003 il gruppo Stalker, formato da architetti, artisti e attivisti da vita al progetto Osservatorio Nomade proprio qui a Corviale e inizia a coinvolgere gli abitanti del palazzo per il recupero degli spazi verdi, la formazione di un comitato del piano occupato, fino alla realizzazione di una tv locale che trasmette nel raggio di 1 km (la lunghezza del palazzone). Negli anni successivi Stalker è entrato a far parte di una rete che insieme all'Università di Roma 3 e ai vari enti locali hanno promosso il recupero e la ricollocazione delle famiglie abusive, avendo cura di conservare il ricordo di questa trasformazione fino a realizzare un Museo delle Memorie all'interno degli spazi di una di queste ex-case abusive. "Lo chiamavano il Serpentone - Storie lungo 1 km" inizia da qui e lo firma Alice Gussoni. Si ringraziano per la disponibilità il Laboratorio di Città Corviale e il gruppo Stalker - Osservatorio Nomade. La foto è di Aldo Feroce.